Benvenuti!

Questo blog esce ufficialmente dall' anonimato. E' stato aggiunto ai profili di Orsetta e lo visiteranno così i suoi amici per la prima volta. Orsetta chiede solo una cosa: di mantenere la sua identità orsa nei commenti. Orsetta è curiosa di sapere cosa pensate di questa sua identità che ancora non consoscevate e vi invita a visitare gli altri blog!

P.S. Vi consiglio di leggere i Post partendo dai primi nell'archivio, essendo riordinati dal più recente e a mio parere i primi sono anche i più divertenti!

venerdì 28 novembre 2008

Università,pioggia e neve

Orsolina da qualche mese chiedeva a Orsotech di accompagnarla all'università, per mostrargli quel mondo che le piace tanto e che, è sicura, appassionerà anche lui.
Si erano accordati per la lezione informatica del venerdì e finalmente oggi ci sono riusciti.
Orsetta era al settimo cielo e stamattina alle 7 è uscita di casa con Orsotech. La pioggia non l'ha scoraggiata, il treno in ritardo di 25 minuti non l'ha scoraggiata, il fatto che siano rimasti in piedi per le prime fermate non l'ha scoraggiata; non l'ha scoraggiata dover cambiare treno per poter arrivare a destinazione, nè il fatto che ci fosse il diluvio universale.
All'arrivo si è rotto un ombrello e i due orsi si sono riparati sotto l'unico rimasto. I due biglietti dell'autobus erano troppo bagnati per essere usati così Orsetta ne ha usati altri due.
Dopo l'odissea si sono meritati una bella colazione al bar,che,incredibile,ma vero, era deserto.
Poi i due orsi si sono avviati all'aula,ma dalla porta hanno trovato otto compagni di Orsetta che ridendo le hanno detto che il prof. non c'era.
Veloce giro in biblioteca e di nuovo a prendere l'autobus e il treno...
Sono arrivati a casa quasi all'una, praticamente hanno fatto tre ore di treno, un'ora e mezza di ritardo e cambio treni e cinque ore di zampe congelate e pelo bagnato per una colazione di 10 minuti.
Nonostante questo Orsetta si è divertita, solo perchè c'era Orsotech.
A questo punto sa che la prossima volta che gli chiederà di andare con lei all'università non potrà che andare benissimo.

giovedì 27 novembre 2008

Scrivere e speranze

Orsetta è felice.
Ha passato un pomeriggio bellissimo in un posto bellissimo con delle bellissime persone.
Ha finalmente capito che cosa fare da grande, lo intuiva,ma questa volta l'ha proprio sentito nel suo cuore di Orsetta.
Orsetta ora sa che vuole scrivere e lo vuole fare in un posto così.
Orsetta ora è pronta a buttarsi, sperando di non farsi troppo male.

Si chiede se lì c'è posto per un'Orsetta che non sa ancora bene di cosa è capace, ma che lo vuole scoprire.
Sa che probabilmente rovescerebbe qualcosa, farebbe gaffe di ogni tipo e scatenerà in qualcuno la tentazione di buttarla fuori a calci, ma ormai è rimasta affascinata.
Vuole lavorare lì nonostante i rischi, nonostante non sappia se ne sia capace, nonostante la tentazione irrefrenabile di mettere in ordine le scrivanie degli altri, nonostante la voglia di abbassare il riscaldamento, nonostante le vengano risposte a domande rivolte ad altri e che lei sa solo perchè ha sentito conversazioni di sconosciuti alla scrivania dietro.
Orsetta ha visto persone sorriderle e spiegarle pazientemente molte cose, le hanno stretto la mano e si sono presentati come se fossero persone qualunque e non quello che lei vorrebbe essere; hanno riattaccato il telefono più volte a chiunque li cercasse solo per dedicare più tempo ad Orsetta e ai suoi due compagni, hanno notato gli occhi luccicanti di tutti e tre e il fascino che loro stessi e quel luogo aveva scatenato; li hanno trattati come se fossero stati persone importantissime e uniche e anche se non ne potevano più non lo hanno fatto vedere.

Orsetta è pronta ad affrontare la vita con un pochino di decisione in più, anche se i dubbi rimangono tanti. Se ce la farà sarete i primi ad essere avvisati, dopo la famiglia Orsi al completo è chiaro!

venerdì 21 novembre 2008

Fratelli e regali

Oggi era il compleanno di Orsetta. Ha cominciato a festeggiare ieri con le sue amiche ed è stato tutto perfetto. Oggi gli orsi le hanno dato i loro regali.

Orsotech le ha fatto un'immagine con i protagonisti di tutti i tele-film preferiti e ha coordinato i titoli al tipo di carattere giusto.
Grazie Orsotech perchè sai che cosa mi piace, sai a che cosa mi appassiono e me lo hai raffigurato come se tutti i personaggi che ammiro fossero lì per farmi gli auguri.
Orsetto le ha fatto un video con la sua canzone preferita e lei che spunta in ogni gita o luogo che ha visitato.
Orsetta non sapeva di essere stata ripresa e vedersi in mezzo a quei luoghi che le piacciono tanto con la sua canzone le ha fatto piacere. Si è commossa.
Orsojunior le ha regalato una penna che scrive, illumina come torcia e ha un laser.
Orsetta è contenta perchè Orsojunior ha rispettato la tradizione, regalando una penna.Sa che Orsetta ama scrivere e le funzioni in più possono venire comode.

Con dei fratelli così Orsetta non può desiderare di meglio. La famiglia Orsi è proprio la migliore

Angioletti brutti e mostri di David Gnomo

Orsetta è stata di nuovo al museo, ma fortunatamente è la penultima volta.
Ha guardato gli affreschi ed è rimasta colpita da un angioletto in rilievo sul soffitto, aveva la stessa faccia del cattivo/mostro di David Gnomo nell'episodio che guardava da bambina.
Lo ha mostrato alla sua AmicaA e insieme hanno fatto una smorfia.
Poi sono passate oltre, ad altre sale, ad altri affreschi finchè:
"Orsetta, guarda che senso quella testa mozzata"
"Dove?" ha chiesto Orsetta.
"Lì!"
"Che schifo! Potevi non farmelo vedere!"
"Tu mi hai fatto vedere l'angioletto brutto!"

AmicaA si è vendicata

martedì 18 novembre 2008

Ancora Arte!

Orsetta è stata ad un'altra mostra, più precisamente al museo del mare. Orsetta dopo le prime sale ha abbandonato il gruppo e ha proseguito per conto suo. E' stata poi raggiunta dalle altre 60 persone nella sala con la nave grande che Orsetta guardava di sotto in su. Durante i 25 minuti seguenti i colleghi e compagni di Orsetta sono rimasti a sentire le spiegazioni della guida,ma Orsetta ha trovato qualcosa che l'ha cambiata.
Non pensava di trovarlo al museo del mare, ma non si può mai dire. Nello stand per fare le foto Orsetta ha trovato un mantello e non ha potuto fare a meno di provarlo. L'amicamontagna è stata molto paziente attendendo per i 25 minuti che Orsetta si togliesse il mantello rosso, si allontanasse dallo specchio e tornasse in sè. Alla fine Orsetta se l'è tolto e l'ha salutato,ma un piccolo pezzetto del suo cuore è rimasto a quel mantello rosso che la trasformava nella protagonista nelle fiabe, in una principessa, in una piratessa... per 25 minuti, o forse un po' di più!

giovedì 6 novembre 2008

Tagli, buchi e uova rosa

Orsetta oggi ha fatto lezione all'aperto. E' rimasta seduta per terra con le zampe incrociate per quasi due ore, prima di alzarsi credendo di averne perso l'uso. Per fortuna dopo altre due ore hanno smesso di farle male.
Poi è andata al museo, visita che deve fare per l'esame, insieme a tutti i suoi compagni di corso.
Orsetta non aveva mai sentito nominare quell'artista, non sapeva cosa facesse finchè non è entrata.

Orsetta è rimasta sconvolta. Orsetta ha visto tele tagliate e bucate, ha visto tele nere,rosa, rosse, verdi-gialle, bianche... tutte tagliate.
Quando Orsetta con i suoi amici ha provato a trovare un senso a qualche opera (non è ancora sicura che si possano definire così) non ha avuto grandi risultati. I titoli non li hanno aiutati... erano tutti "la concezione dello spazio". ?!?!?!?
Orsetta ha fatto il giro diverse volte, ha cercato di non ridere di fronte alle signorine che sorvegliavano in modo che nessuno potesse rovinare (tagliare o bucare?) le opere; ha fatto battute con gli amici; ha scambiato sguardi carichi di significato quando hanno provato a tirare fuori un senso dalla tela a forma di uovo bucata, rosa.
Orsetta se ne è andata con una nuova consapevolezza: se qualunque altra cosa andasse male, creerebbe opere d'arte. La variante ai tagli e ai buchi potrebbero essere zampate, aloni lasciati dai barattoli di colore, impronte di scarpe, le facce di chi guarda quelle opere...

Orsetta ha deciso che qualcosa nel mondo deve cambiare perchè se davvero le opere d'arte sono tele bucate, la situazione è davvero grave... e deve ancora capire perchè una tela a forma di uovo piena di buchi e rosa sia intitolata "La fine di Dio".

Anche nella sezione ceramica Orsetta è rimasta perplessa. Un'opera era intitolata "Pesce",ma Orsetta non sapeva neanche da che parte fosse.
Orsetta sta facendo amicizia con una ragazza, amicamontagna, che ha risolto ogni dubbio:
" Fai conto di averlo mangiato e poi risputato, vedrai che lo vedi..."


Davanti ad un quadro di un colore con tante piccole sporgenze colorate appiccicate chissà come Orsetta è rimasta nuovamente perplessa, ma ha preso per buona la spiegazione che le ha dato qualcuno passando:
"Deve averci rovesciato sopra gli Smarties"

Si, l'arte può essere davvero divertente!

mercoledì 5 novembre 2008

Preghiera, maccheroni e parmigiano

La famiglia orsi finita la cena, prima di alzarsi da tavola dice una preghiera, molto personale e personalizzata con ringraziamenti, richieste e riflessioni. Le metafore non sono cosa rara e oggi ce n'è stata una particolare:
Mammaorsa: "Dona tanta serenità a questa famiglia e un pò di gioia spruzzata qua e là, come il parmigiano sui maccheroni".

Orsetta sa da dove arrivano i suoi geni e ne è davvero orgogliosa.
Orsetta è contenta che Mammaorsa sia la sua mamma.
Orsetta quando le dicono che assomiglia un sacco a sua madre, non potrebbe esserne più felice, pensa davvero che sia il complimento più bello del mondo.
Orsetta è un'appassionata di Una mamma per amica, perchè sa che un rapporto così, fra madre e figlia, può esistere davvero. Magari non proprio identico, magari con altri tre orsetti-fratelli e un orso-papà, però esiste.
Orsetta sa che Mammorsa è lì, ad aspettarla;
sa che appena ha qualcosa che non va, lei lo vede;
sa che la capisce meglio di chiunque altro, spesso anche meglio di se stessa;
sa che c'è per lei, e lei c'è per lei;
sa che ci sono quelle piccole cose, quei piccoli linguaggi che hanno valore solo per loro e sono così speciali.
Orsetta sa che la sua mamma è speciale ed è molto fortunata.

martedì 4 novembre 2008

Torsioni e Guglielmo Tell

La cucina della famiglia Orsi non è molto grande, quindi anche durante la cena è possibile raggiungere praticamente qualsiasi cosa senza doversi alzare. Orsotech su richiesta prende il cavatappi, Mammaorsa mette i piatti sul lavandino, Orsetta accende la luce, etc. il tutto con semplici allungamenti e torsioni.
Papàorso per prendersi il formaggio o la frutta dal frigo deve fare una semplice torsione del busto e, restando seduto, chinarsi.
Oggi ha eseguito questa quotidiana ginnastica e ha detto:
"Qualcuno vuole della frutta?"
Coro di risposte negative (gli orsetti non amano la frutta e la roba verde in generale)
"Ah, perchè qui ci sono delle mele che risalgono a Guglielmo Tell!"
...

...
Orsetto dopo essere andati avanti con la conversazione riprende l'argomento:
"Pensa se uno che si chiama Guglielmo e ha un hotel! Sull'insegna scrive Guglielmo Hotel!"

Su questo tipo di ragionamento gli orsi sono arrivati al parrucchiere pidocchio, ma Orsetta non ricorda i passi intermedi...

I figli non vogliono deludere i genitori

Telefonata fra Papàorso e Orsetto
o
Visto che i cuccioli considerano molto il loro papà...

Papàorso: "Dì a Orsotech che quanto torno inventiamo un gioco"
Orsetto: "Quale?"
Papàorso: "Il Giuoco dell'oca"
Orsetto: "... ... ... Papà, guarda che esiste già!"
Papàorso: "..."

Pasticcio e Torta di riso...

Prima di cena. Orsetta passa a vedere cosa c'è sulla tavola, incontra Orsotech che sta facendo la stessa cosa.
Orsotech si avvicina ad un piatto e chiede: "Cos'è? Torta di riso?"
Orsetta che aveva già chiesto alla mamma risponde: "No, è pasticcio di riso"
Orsotech: "Cioè torta di riso venuta male?"
...